Non è mai troppo presto per dedicarsi alla salute del cuore dei nostri piccoli.
Piccoli cuori crescono. Forti e in salute. Ma nello specifico, quando è indicato il primo controllo cardiologico per il bambino e a quali segnali bisogna prestare attenzione?
Quando il primo controllo?
Il primo consiglio è di non farsi sopraffare dall’ansia del controllo precoce. Va benissimo programmarlo in età prescolare, intorno ai 4-5 anni. In più non va dimenticato che in questo lasso di tempo ci sarà il punto di vista del pediatra di riferimento. E’ lui lo specialista che segue la crescita del bambino e che può fare da sentinella su possibili anomalie con un occhio esperto. Un ulteriore passaggio di verifica è costituito, poi, dall’inizio dell’attività sportiva. In questa circostanza una visita con elettrocardiogramma, completata da un controllo ecocardiografico, per studiare la morfologia del cuore, sono un ottimo pacchetto diagnostico per escludere anomalie.
Ma i genitori a cosa devono prestare attenzione?
Certo i genitori, stando a contatto con il bambino tutti i giorni, hanno un ruolo insostituibile nel riportare informazioni importanti allo specialista. Ad esempio una situazione da non trascurare è l’affaticamento del bambino: se a parità di sforzo fisico mostra più difficoltà dei suoi coetanei, al suo stesso livello di allenamento, questo potrebbe essere indicativo.
E’ importante, poi, riportare se ci sono difficoltà respiratorie, senza una spiegazione evidente, soprattutto mentre il bambino dorme. Un altro segnale da sottolineare è il cambiamento del colore di mucose come le labbra o di aree specifiche, come le unghie delle mani, che tendono al blu subito dopo un sforzo fisico. Infine attenzione alla pressione, valori alti nel bambino sono situazioni da indagare, sempre.