L’emicrania è un tipo di mal di testa frequente e disabilitante che colpisce circa il 12% della popolazione. Si caratterizza per un dolore prevalentemente unilaterale a carattere pulsante che può durare dalle 4 alle 72 ore. Si riscontra molto più frequentemente nel sesso femminile.
Si distingue tra emicrania SENZ’AURA, la più frequente (85 – 90% dei casi), ed emicrania CON AURA ( 10 – 15% dei casi). Quest’ultima si differenzia per l’aura, appunto, fenomeno che precede la cefalea e che deve avere una durata dai 5 ai 60 minuti, caratterizzato da sintomi visivi o sensitivi completamente reversibili o da un disturbo del linguaggio.
QUALI SONO LE CAUSE DELL’EMICRANIA?
Il meccanismo fisiopatologico alla base dell’emicrania è rappresentato dall’attivazione del sistema trigeminovascolare, il cui componente principale è costituito dal nervo trigemino e dalle sue fibre nervose, che innervano i vasi sanguigni meningei e di altre strutture del tronco celebrale.
QUALI SONO I SINTOMI DELL’EMICRANIA?
Il dolore è prevalentemente pulsante e spesso (ma non sempre) localizzato in un lato della testa (emicranio), è aggravato dall’attività fisica ed accompagnato da un senso di stanchezza, ipersensibilità alla luce ed ai rumori, nausea e vomito.
Gli attacchi possono essere preceduti da sintomi premonitori come cambiamenti dell’umore (euforia, iperattività, irritabilità ), aumento dell’appetito. Circa il 10% dei pazienti presenta l’aura prima del dolore, cioè disturbi visivi (oscuramento di un campo visivo, linee scintillanti) o disturbi alla sensibilità, con formicolii a mano ed avambraccio, emotivi oppure difficoltà del linguaggio. Altri sintomi, atipici, che possono precedere o associarsi alla cefalea sono rappresentati da debolezza muscolare, vertigini, instabilità posturale, difficoltà della coordinazione motoria.
Gli attacchi possono durare da poche ore fino a 2 – 3 giorni, e possono essere molto disabilitanti. In genere comportano l’interruzione delle normali attività quotidiane. La diagnosi viene posta se il soggetto ha presentato nella vita almeno 5 attacchi della durata da 4 a 72 ore, con dolore di tipo più spesso pulsante, unilaterale, di intensità medio-severa, generalmente aggravato da attività fisica, con sintomo associato tra nausea e/o vomito, fotofobia e fonofobia.
TERAPIE E PREVENZIONE
Si distingue una terapia SINTOMATICA costituita da farmaci analgesici e farmaci specifici, i triptani, che agiscono sul sistema trigemino-vascolare, ed una terapia di PROFILASSI, opportuna nel caso in cui ci siano più di 4 crisi al mese.
A questo riguardo, in primo luogo è necessario eliminare, se presenti, i fattori scatenanti sopra descritti. Inoltre, può essere utile adottare uno stile di vita regolare, caratterizzato da un equilibrato ritmo sonno-veglia, sana alimentazione ed attività sportiva regolare. Nella gestione dello stress, riconosciuto spesso tra i fattori scatenanti, può essere utile adottare determinate tecniche di rilassamento, psicoterapia e biofeedback.
Se queste misure non farmacologiche non portano ad una sostanziale riduzione degli attacchi, o se gli attacchi avvengono più di 4 volte al mese e divengono invalidanti, è indicata una PROFILASSI FARMACOLOGICA.