• Check-up ginecologico

  • Ecografia pelvica e transvaginale

  • Pap Test / Thin prep e Tampone vaginale

  • Visita ed Ecografia ostetrica

  • Check-up Menopausa

  • Consulenza contraccezione e preconcezionale

  • Isteroscopia diagnostica

  • PERCORSO NASCITA E CONSULENZA IN GRAVIDANZA

Dott.ssa Valentina Tibaldi
Dott.ssa Valentina Tibaldi

La Dott.ssa Valentina  Tibaldi si laurea in Scienze Biologiche presso l’ Università degli Studi di Milano in data 23/7/2007 con voto 100.

Successivamente si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Roma “Sapienza” in data 27/3/2014 con voto 110 con lode.

E’ iscritta dal 05/08/2014 all’Albo/Collegio n°2831 Ordine Provinciale dei Medici e Chirurghi e Odontoiatri di Vercelli.

Si specializza in Ginecologia e Ostetricia presso il Policlinico Umberto I, Università di Roma “Sapienza” in data 19/12/2019 con voto 70 con lode con tesi sperimentale “ Preservazione della vitalità delle cellule staminali del fegato fetale in medicina rigenerativa: studio sperimentale in pazienti sottoposte a interruzione terapeutica di gravidanza”.

Ha svolto attività assistenziale presso i reparti di Ginecologia Oncologica e Ostetricia, sala operatoria, sala parto, Pronto Soccorso Ostetrico e Ginecologico, Day Hospital Oncologico, Day Hospital di Patologia Ostetrica, Chirurgia Mini-invasiva, ambulatori di ginecologia, ostetricia, contraccezione, menopausa, colposcopia, procreazione medicalmente assistita, senologia, isteroscopia, senologia, ecografia ginecologica e ostetrica presso il Dipartimento Materno Infantile e Scienze Urologiche  (Direttore Prof. P. Benedetti Panici).

Attualmente Ginecologo di Guardia pronto soccorso e sala parto presso “Casa di Cura Santa Famiglia”.

L’ENDOMETRIOSI COLPISCE UNA DONNA SU DIECI IN ETA’ FERTILE: è una patologia che può intaccare la vita sociale e affettiva, eppure spesso viene diagnosticata con anni di ritardo. I numeri dell’endometriosi sono allarmanti: è del 10 – 15 % la stima delle donne affette da questo problema, principalmente in un’età che va dai 30 ai 40 anni. Sono circa 176 milioni le donne con endometriosi nel mondo, di cui 3 milioni di casi solo in Italia e LA SI SCOPRE MEDIAMENTE DOPO 7 ANNI. Impatta Inoltre fortemente sulla capacità riproduttiva: il 30- 40% delle donne colpite da questa patologia non sono fertili.

A livello terapeutico, purtroppo, di endometriosi non si guarisce, ma esistono diversi trattamenti in grado di ridurre il dolore. Il tipo di trattamento dipende dallo stadio della malattia, dal danno alle ovaie e dall’età della paziente: quello che si consiglia alle donne che sospettano di esserne affette, è di effettuare gli esami necessari per diagnosticarla precocemente. In particolare è bene far presente, anche e soprattutto alle più giovani, che forti dolori durante il ciclo o durante i rapporti sessuali non sono normali: CONSULTARE UNO SPECIALISTA QUANTO PRIMA E’ FONDAMENTALE PER INTERVENIRE E ARGINARE L’AVANZAMENTO DELLA MALATTIA.

C’è una falsa credenza secondo cui quando una donna ha il ciclo mestruale, ha sempre la possibilità di rimanere incinta. Tuttavia, a volte, nonostante il sanguinamento mensile, è possibile essere di fronte a un disturbo chiamato anovulazione.

Esso si verifica quando le ovaie di una donna non sono in grado di rilasciare ovuli in nessun momento del ciclo mestruale e, quindi, non essendoci ovociti, la fecondazione non può avvenire. Non è raro che ciò accada occasionalmente, con un ciclo anovulatorio di un mese, per poi ovulare normalmente il mese successivo. L’anovulazione cronica, invece, rappresenta la causa più frequente di infertilità femminile.

I principali segni d’allarme e i trattamenti

La diagnosi dell’anovulazione può essere complicata. L’origine può essere dovuta a una malattia cronica o a qualcosa di circostanziale come lo stress o il basso peso corporeo. A seconda della causa, quindi, lo specialista farà una diagnosi personalizzata. Ma quali sono i principali sintomi da tenere sotto controllo? Cicli mestruali molto irregolari o assenti, cicli più lunghi di 35 giorni, assenza di cambiamenti nel muco cervicale, eccessivo sanguinamento uterino e infertilità.

L’identificazione di una paziente con anovulazione richiede diversi esami: oltre un esame pelvico e un’anamnesi approfondita, verranno eseguiti dei test di follow-up del ciclo mestruale, tra cui diversi esami del sangue per misurare i livelli di progesterone nei giorni 21 e 23 del ciclo per determinare che le ovaie funzionino correttamente. Se, infatti, i livelli di questo ormone non cambiano, è probabile non ci sia stata ovulazione.

L’ecografia transvaginale è un altro test utile per scoprire cosa succede quando una donna non ovula. Questa tecnica consente di determinare l’aumento del volume ovarico e la presenza di piccoli follicoli di 2-9 mm attorno la periferia dell’ovaio: questi sono due sintomi della sindrome dell’ovaio policistico che si associa alla mancanza di ovulazione.

Le prime misure per risolvere il problema sono normalizzare il pesoridurre l’esercizio fisico se è eccessivo e correggere le disfunzioni di altri organi come i reni, il fegato o la tiroide. Nei casi di infertilità anovulatoria è consigliata, infatti, una stretta collaborazione tra ginecologo ed endocrinologo, al fine di un corretto iter diagnostico-terapeutico. Purtroppo, non è sempre possibile scoprire la causa precisa, il che significa che il problema non può essere corretto.

La maggior parte dei mal di testa che colpiscono le donne sono provocati dagli ormoni. Secondo le stime ufficiali le donne che soffrono ogni mese di mal di testa legati alle variazioni ormonali sono almeno 5 milioni.

Più della metà delle donne che soffrono di emicrania riferisce un’associazione con il ciclo mestruale. In genere, il mal di testa si presenta due giorni prima del ciclo, o nei primi tre giorni della fase mestruale, in seguito al naturale calo del livello di estrogeni che si verifica in questo periodo. Si tratta della cosiddetta cefalea mestruale che, di solito, si ripresenta durante ogni ciclo, con sintomi molto più forti di quelli che si manifestano in altri giorni del mese.

Le mestruazioni non sono l’unico fattore scatenante del mal di testa da ormoni. Le altre cause comprendono:

  • l’uso della pillola anticoncezionale, alcune donne riferiscono un miglioramento dei mal di testa durante l’assunzione della pillola, mentre per altre gli attacchi diventano più frequenti, soprattutto nella settimana di sospensione della pillola, quando il livello di estrogeni precipita
  • la menopausa, normalmente i mal di testa peggiorano quando ci si avvicina alla menopausa, in parte perché le mestruazioni diventano più frequenti e in parte perché si interrompe il normale ciclo ormonale
  • la gravidanza, i mal di testa possono aggravarsi durante le prime settimane di gravidanza ma, normalmente, migliorano o scompaiono del tutto durante gli ultimi sei mesi. In ogni caso non recano alcun danno al bambino

Ecco 5 cose importanti da conoscere:

1. E’ UNA CONDIZIONE PERMANENTE

Non c’è un modo di guarire o curare la PCOS. E’ una sindrome cronica e permanente, che bisogna imparare a gestire.

2. NON RIGUARDA SOLO L’INFERTILITA’

La PCOS è una condizione dell’intero organismo ed è associata a un maggior rischio di sviluppare diabete, malattie cardiovascolari e cancro nella parete dell’utero.

3. IL 50-70% DEI CASI NON E’ DIAGNOSTICATO

Molti sintomi vengono ignorati, sottovalutati o attribuiti allo “stile di vita”.

4. L’ECCESSO DI PESO NON CAUSA LA PCOS

L’aumento di peso è solo un sintomo della PCOS: non si verifica in tutte le persone affette da questa sindrome.

5. COSA FUNZIONA PER UNA TUA AMICA…

…Non è detto che funzioni per tutte! Ogni persona con PCOS vive la condizione in modo diverso e può trovare un proprio trattamento per gestire la sindrome. 

Dott.ssa Lucia Musacchio
Dott.ssa Lucia Musacchio
La Dott.ssa Lucia Musacchio si specializzata con lode in Ginecologia e Ostetricia presso l’Università “Sapienza” di Roma,
ha conseguito un master di II livello in Immuno-Oncologia ed al momento è iscritta al secondo anno di dottorato di ricerca
in Network Oncology and Precision Medicine presso la medesima Università. 
 
Oltre all’aspetto oncologico, si occupa di ginecologia benigna, dell’adolescenza, sindrome dell’ovaio policistico, contraccezione e menopausa.
 
Lavora presso l’ospedale Policlinico Gemelli di Roma dove si occupa prevalentemente di ginecologia oncologica, nel contesto di sperimentazioni cliniche.
 
“Credo che il rapporto medico paziente sia basato su fiducia, stima reciproca e un alto livello di comunicazione. Il medico ha il compito di rendere il paziente consapevole e responsabile della propria salute.”

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