Con il termine “mal di testa” si vuole solitamente indicare un dolore localizzato al capo, al suo interno o alla parte superiore del collo. Il termine scientifico per indicare il mal di testa è “cefalea“. E’ stato riscontrato che circa il 90% degli individui ne fa esperienza almeno una volta nella vita. Sebbene in un certo numero di casi la cefalea possa risultare secondaria a patologie intracraniche o sistemiche anche severe, in molti casi il dolore è di tipo primario, non sostenuto da alcuna condizione nota. Accanto ad una sostanziale benignità in termini prognostici, va però sottolineato il grande impatto che queste forme hanno sulla qualità della vita del paziente, potendo ridurre in modo significativo le capacità lavorativa e sociale.
Le cefalee si distinguono in:
Cefalee primarie (non sostenute da alcuna condizione nota)
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EMICRANIA con o senza aura (Scopri di più)
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CEFALEA DI TIPO TENSIVA (Scopri di più)
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CEFALEA A GRAPPOLO (Scopri di più)
L’emicrania è caratterizzata da dolore prevalentemente unilaterale, della durata di 4 – 72 ore. La cefalea di tipo tensivo si caratterizza per un dolore di tipo gravativo-costrittivo della durata variabile dai 30 minuti ai 7 giorni. La cefalea a grappolo è molto severa, si distingue per un dolore di tipo trafittivo, strettamente unilaterale, dalla durata di 15 – 180 minuti.
Cefalee secondarie
Sono dovute alla presenza di condizioni neurologiche o internistiche sottostanti, e nevralgie craniali, tra cui la nevralgia del trigemino.
Il dolore che viene percepito dall’individuo, durante il mal di testa, può essere più o meno intenso, continuo o intermittente, manifestarsi in modo cronico ed episodico, e può essere accompagnato da ipersensibilità a luci e suoni, nausea, vomito, lacrimazione più o meno diffusa. Può interessare tutto il capo o risultare circoscritta a una specifica area della testa.
Quali malattie o condizioni cliniche possono causare mal di testa secondari?
- Disturbi vascolari cranici o cervicali ( ictus o attacco sistemico transitorio, trombosi, aneurisma ed emorragie cerebrali)
- Arterite Temporale (infiammazione della parete dell’arteria temporale)
- Lesioni cerebrali occupanti spazio
- Uso, abuso o sospensione di una sostanza esogena ( Farmaci e droghe, alcol e caffeina, monossido di carbonio). E’ importante menzionare in questo sottocapitolo, la cefalea da abuso di analgesici.
- Dolori facciali causati da patologie di cranio, collo, occhi, naso, seni paranasali, denti, bocca o altre strutture facciali o craniche.
- Patologie oculari
- Apnee notturne
- Infezioni virali o batteriche
- Ipertensione arteriosa
- Artrosi cervicale
- Bruxismo
- Patologie ematologiche
- Patologie gastroenterologiche
- Malattie autoimmuni